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Agerola [Na] -
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Antonio Milo è nato ad Agerola [Na] nel 1959.
Dal 2008 al 2013 onorevole alla Camera dei Deputati. Dal 2013 Senatore della XVII Legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione Campania. Imprenditore, da giovane milita nelle file della Democrazia Cristiana. Il primo incarico istituzionale ricoperto è quello di Consigliere Comunale della sua città natale (1988-1993).
Dal 1992 al 1995 è presidente della Comunità Montana dei Monti Lattari e Penisola Sorrentina. Dal 1993 al 1995 è vicesindaco del Comune di Agerola. Viene eletto per la prima volta in Consiglio Regionale nel 1995 nelle file del Cdu.
Nel 1998 decide di rimanere nel centrodestra aderendo al Ccd (alle prese, in quegli anni, con la scissione di Mastella che passa nel centrosinistra). Rieletto nel 2000, Milo diventa capogruppo del Ccd. Nel 2002, rimanendo sempre fedele al suo indirizzo di centrista moderato, con una spiccata predilezione per le politiche meridionalistiche, aderisce all’Udc (che nel mese di dicembre aveva riunito Democrazia europea, Ccd e Cdu). Rieletto per la terza volta Consigliere Regionale, nella penultima legislatura diventa consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, componente della quarta Commissione (Urbanistica, Lavori pubblici e Trasporti), della sesta Commissione (Istruzione e Cultura, Politiche sociali, Attività per il tempo libero), della Commissione speciale per la Vigilanza e la difesa contro la camorra e la criminalità, della Commissione speciale per il Controllo dell’attività della Regione per la Verifica dell’Attuazione degli indirizzi politico-programmatici.
Il 29 aprile del 2008 diventa deputato della Repubblica nel raggruppamento dell’Mpa e si dimette dall’incarico di consigliere regionale. In Parlamento l’on. Milo si iscrive al gruppo di Popolo e Territorio (ex Iniziativa Responsabile). Nel 2010, assieme al Sottosegretario agli Esteri Enzo Scotti dà vita al movimento meridionalista Noi Sud – Libertà e Autonomia, di cui diventa coordinatore regionale trasformandolo, nel giro di pochi mesi, in una delle componenti più forti della coalizione di centrodestra a Sud del Garigliano gettando, anche in Italia, le basi per la nascita del “popolarismo europeo”.
Dal 5 maggio 2008 al 20 gennaio 2010 l’on. Milo è componente della sesta Commissione Finanze e fa parte della Giunta per il Regolamento. Nell’emiciclo di Montecitorio l’attività dell’on. Milo si contraddistingue per l’enorme mole di atti prodotti. Risulta, infatti, firmatario di sei disegni di legge e co-firmatario di altri 70. Sempre attento ai problemi del lavoro ed in particolar modo a quelli che affliggono la sua terra d’origine per la quale si batte fin dagli anni della militanza giovanile nella Dc, l’on. Milo si fa portavoce delle istanze di quanti, dopo una vita di sacrifici, rischiano di vedersi radere al suolo la prima casa presentando una norma che chiede la sospensione delle demolizioni delle case ‘unifamiliari e di necessità’ in Campania a seguito di sentenza penale di condanna. Sue anche le disposizioni per la protezione e la tutela delle grotte marine e il disegno di legge che contiene le disposizioni per la regolarizzazione previdenziale dei lavoratori socialmente utili. Sessanta, invece, complessivamente, le mozioni siglate dal parlamentare agerolese. Una l’interpellanza con la quale l’on. Milo invoca la nomina di un commissario straordinario che provveda alla convocazione degli elettori per il rinnovo del Consiglio nazionale dei biologi.
primo firmatario di 24 interrogazioni in Commissione, di 53 emendamenti e di ben diciassette ordini del giorno, tra i quali spiccano gli appelli per la salvaguardia del diritto alla casa contro la speculazione immobiliare
Appelli ed emendamenti
Il leader campano di Noi Sud figura, inoltre, come primo firmatario di 24 interrogazioni in Commissione (tre quelle cofirmate), di 53 emendamenti e di ben diciassette ordini del giorno, tra i quali spiccano gli appelli per la salvaguardia del diritto alla casa contro la speculazione immobiliare provocata dal caro euro e la difesa delle aziende agricole sempre più alle prese con i morsi della crisi economica. Di particolare rilievo l’ordine del giorno accolto dal governo nella seduta del 21 dicembre 2012 , con il quale l’onorevole Milo impegnava l’esecutivo ad importanti modifiche legislative circa le lungaggini ed i ritardi della pubblica amministrazione che impedivano la conclusione dei progetti previsti dai Patti territoriali e dai contratti d’area.
Suo anche il pressante appello al governatore della Regione Campania Stefano Caldoro per l’attuazione del decreto commissariale n. 12/2011 che ha definito il piano di pagamento dei debiti sanitari pregressi, attuali e futuri verso i soggetti della sanità privata.